Marzia
Mi sono trasferita per la prima volta a Berlino il 26 aprile del 2010 per seguire quattro mesi di acting Master con Mike Bernardin al suo Actor Space, un luogo fantastico, sembra di stare nella serie “Fame”. L’Actor Space è un edifico molto fashion, stile fabbrica anni ’30, immenso, dove si studia recitazione, danza, musica e c’è una mensa adibita anche a luogo d’incontro tra i vari artisti. Insomma uno di quei luoghi da sogno….Peccato che la lingua tedesca non sia proprio semplice da imparare, ma la cosa vantaggiosa è che Mike Bernardin essendo londinese continua ad insegnare nelle sue classi di recitazione in inglese.
Era la prima volta che mi avvicinavo allo studio della Tecnica Sandy Meisner, dopo anni di workshop sul metodo Stanislawsky-Strasberg.
Avevo studiato la metodologia di Sandy Meisner solo nei libri universitari ma tutto però rimaneva molto teorico, fin quando grazie ad una borsa di studio universitaria me ne vado a studiare recitazione in Inghilterra per 5 mesi. Beh lì ho studiato e lavorato a teatro essenzialmente seguendo i principi di Jerzy Grotowsky (che non c’entrano niente con l’America ma hanno molti punti in comune con il sistema di Stanislawsky soprattutto negli ultimi anni della vita del regista/pedagogo russo) e poi ho incontrato ragazzi che hanno iniziato a parlarmi delle tecniche di allenamento attoriale di Sandy Meisner.
In Italia è stato pressochè impossibile studiare Meisner.
Fin quando lo scorso anno,tramite una serie di coincidenze, incontro Mike Bernardin a Berlino, vado a vedere una sua classe e decido di andare a studiare un pò con lui.
Mike è un insegnante molto umile e simpatico, non esiste la relazione tipo Guru-discepolo, sta in mezzo alla vita dei suoi attori-studenti, esce con noi, da consigli sul lavoro, prepara pure provini su richiesta naturalmente. In più gli attori a Berlino sono bravissimi, quindi ogni classe di recitazione è un confronto costruttivo continuo.
Poi Berlino è una città meravigliosa, dove tutto funziona e dove puoi trovare tutto: mostre, concerti, spettacoli, bar, club, musei, librerie e tanto tanto altro e sempre sempre aperto.
La tecnica Meisner mi ha fatto comprendere ancora meglio il lavoro sulla Memoria Emotiva inventato da Strasberg, cioè non è che Meisner ha rubato l’esercizio, ma lo ha rielaborato sostituendo il ricordo del passato (dove non c’è) con l’immaginazione attiva. (In basso ci sono due righe su Mike e sulle differenze dei due maestri americani).
In più questa tecnica fa capire a noi attori che la concentrazione durante l’interpretazione non deve essere su noi stessi ma totalmente sulle azioni e reazioni del partner col quale si sta recitando, solo così saremo sinceri momento per momento.
Sto cercando di portare per un week-end intensivo Mike Bernardin a Roma il prossimo gennaio 2012, chi fosse interessato mi mandi una e-mail e vi prometto che sarà una gran bella esperienza, oserei dire catartica a tratti….anche se il primo esercizio Meisner, dal quale non si scappa, IL REPEAT, a volte può essere astruso.
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